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PIANO URBANO

2003 - 2017

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Il “Piano Urbano” è un intervento di riabilitazione psicosociale, creato e gestito da Amaltea fino al 2017,

rivolto a persone con disturbi psichici e alle loro famiglie

Ha coinvolto le aziende ospedaliere milanesi attraverso i relativi CPS, principali invianti di un’utenza complessa che per diversi motivi non riesce ad avvalersi dei programmi offerti dal proprio servizio territoriale di riferimento.

E’ stato avviato nel 2003, come progetto con un finanziamento regionale e ministeriale (sottoprogetto n. 5 ex art. 71 legge 448/98

nell'ambito della riorganizzazione e riqualificazione dell’assistenza sanitaria nella città di Milano)

con ente attuatore l’Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda e responsabile scientifico il prof. Antonino Guerrini

Ogni anno sono state prese in carico circa 120 persone segnalate dai CPS e per ognuna di esse Amaltea crea un progetto riabilitativo domiciliare individualizzato: ciò è stato possibile grazie al lavoro di1 coordinatore, 1 direttore scientifico, 5 psicoterapeuti supervisori e circa 35 operatori.

Supervisori ed operatori hanno formato 5 diverse equipe grazie alle quali il Piano Urbano ha potuto operare in tutte le zone della città

La riabilitazione psicosociale è uno strumento terapeutico che si avvale delle caratteristiche intrinseche di una persona

tenendo conto del contesto in cui la stessa agisce o si trova

Lo consideriamo uno strumento terapeutico perché il suo obiettivo è quello di apportare cambiamenti nel soggetto cui è rivolta

I programmi terapeutici domiciliari hanno sempre previsto una prima fase, dalla durata variabile, in cui il rapporto tra persona ed operatore è stato soprattutto individuale e svolto nell’ambiente di vita del paziente: ciò ha permesso di dar vita a quel rapporto di conoscenza, fiducia e rassicurazione che permetterà poi di attuare la riabilitazione psicosociale nella sua versione più attiva e concreta

La seconda fase invece è stata caratterizzata dall’offerta di una serie di attività di gruppo nelle quali la persona veniva affiancata dall’operatore,

fino a quando non potesse o volesse frequentarle in autonomia

Le attività sono state tutte realizzate sul territorio cittadino, all’interno dei luoghi di vita abituale dei milanesi: il cinema, il bar, l

a piscina, lo stadio, il concerto, il ristorante, il teatro, la biblioteca, il museo

In questi anni abbiamo creato tantissimi gruppi svolti con cadenza settimanale: piscina, calcio, teatro, cucina, canto,

chitarra, decoupage, laboratorio artistico, trucco, maglia, gruppo donne, bowling, tai chi)

oltre alle numerose gite anche fuori dalla Lombardia e alle vacanze estive

Il Piano Urbano ha preso in carico persone per lo più silenti, che non chiedono, anzi spesso rifiutano qualsiasi intervento perchè vissuto come intrusivo, aggressivo e quindi pericoloso: ci siamo posti l’obiettivo di aiutarle ad allentare le difficoltà dovute alla patologia, all’ambiente sociale e talvolta familiare, per fare in modo che queste persone riuscissero a vivere una quotidianità più ricca e soddisfacente:

in questi casi la convenienza di un servizio di questo tipo, domiciliare, flessibile e personalizzato, diventa non solo importante ma indispensabile.

Il Piano Urbano si è caratterizzato da sempre per l’attività e la flessibilità dell’intervento,

così come auspicato dal Progetto Obiettivo Nazionale “Tutela Salute Mentale”

Farsi carico delle persone che soffrono di patologie gravi vuol dire dare speranza a loro stesse ed ai loro familiari,

cioè dimostrare concretamente e con i fatti che non esistono isole di abbandono e situazioni immodificabili

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